Le berline del segmento D hanno un futuro difficile. La scelta dei modelli si sta riducendo. L’inarrestabile ascesa dei SUV, unita alla transizione verso la mobilità sostenibile, sta accelerando la scomparsa di alcuni modelli. Ford Mondeo, Opel Insignia e Renault Talisman sono uscite dal mercato dalla porta di servizio.
L’industria automobilistica europea sta attraversando un periodo di turbolenza. Il passaggio ai veicoli elettrici non è un compito facile. E come se non bastasse una tabella di marcia così ambiziosa fino al 2035, le case automobilistiche devono affrontare numerose sfide e problemi. Carenza di semiconduttori e microchip, aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici.
Questo ha creato una “tempesta perfetta” che non colpisce tutti i tipi di veicoli allo stesso modo. I SUV stanno resistendo alla crisi in larga misura. Ne è prova il fatto che attualmente circa un’auto nuova su due venduta in Europa è un SUV. La “febbre” dei SUV è stata l’ultimo chiodo nella bara dei diversi formati di carrozzeria.
In Italia abbiamo assistito alla scomparsa delle piccole auto familiari e delle berline economiche. Ora tutti gli occhi sono puntati sulle berline del segmento D. Negli ultimi decenni, le berline del segmento D hanno svolto un ruolo di primo piano nel mercato europeo. Purtroppo i tempi sono cambiati e ora lottano per la loro sopravvivenza.
Berline Segmento D, il calo della domanda costringe a ridurre l’offerta
L’ascesa dei SUV ha fatto passare in secondo piano le berline di medie dimensioni. Il calo della domanda ha avuto un impatto diretto sull’offerta disponibile nelle concessionarie. Da qualche anno a questa parte, diverse berline generiche del segmento D sono uscite dal mercato dalla porta di servizio. Ford Mondeo, Opel Insignia e Renault Talisman sono alcuni esempi.
Un futuro all’insegna dell’elettrificazione
Non è solo la popolarità dei SUV a plasmare l’immediato futuro delle berline tradizionali: la transizione verso la mobilità elettrica nell’industria automobilistica europea è un’altra questione fondamentale. L’entrata in vigore di normative più restrittive sulle emissioni sta costringendo i produttori a sviluppare modelli più efficienti.
In alcuni casi, questo sviluppo non è redditizio a causa dei bassi volumi di vendita.
Le berline generaliste che continueranno a essere presenti nelle concessionarie non solo avranno una gamma ridotta, ma saranno obbligate a intensificare l’impegno verso l’elettrificazione o a cedervi, se non l’hanno già fatto. Prendendo ancora una volta come esempio la Passat, nella sua nuova generazione la tecnologia ibrida plug-in (PHEV) avrà un ruolo di primo piano.
Ma non sarà l’unico. La Skoda Octavia, un’altra delle principali berline generaliste del mercato, debutterà prossimamente con una variante 100% elettrica.
La Ford Mondeo, la Opel Insignia e la Renault Talisman non saranno gli unici modelli a uscire dalla porta di servizio. La Mazda6 e la KIA Stinger sono nel nostro mirino. Anche la Peugeot 508 sarà tenuta sotto stretta osservazione: il suo futuro sarà deciso dopo l’imminente lancio di un facelift.
I SUV stanno accelerando il declino delle auto piccole ed economiche in Europa.
I SUV stanno creando un vero e proprio caos nel segmento delle auto piccole. Le vendite di city car in Europa hanno subito un vero e proprio colpo nella prima metà del 2022. I dati di immatricolazione mostrano che l’ascesa dei SUV sta accelerando il declino delle auto piccole e, soprattutto, economiche.
Il mercato automobilistico europeo ha molti fronti aperti. Le sfide e i problemi sono molti. Crisi delle scorte nelle concessionarie a causa della carenza globale di microchip e semiconduttori, aumento dei prezzi, inflazione, timore che lo scenario economico possa complicarsi ulteriormente e, come se non bastasse, il passaggio all’auto elettrica.
Le vendite di auto in Europa continuano a diminuire. Nonostante i tempi difficili che stiamo attraversando, la cosiddetta “febbre da SUV” non mostra segni di diminuzione nel breve periodo.
La popolarità dei SUV va a scapito delle auto più piccole
Negli ultimi tempi è stato analizzato come i SUV abbiano spinto alcuni tipi di veicoli al secondo o addirittura al terzo posto. Soprattutto le monovolume e le berline generaliste.
Tuttavia, questi dati di vendita dimostrano che non è solo un particolare formato di veicolo a soffrire. Le immatricolazioni di city car (segmento A), subcompatte (segmento B) e compatte (segmento C) sono diminuite del 22% nella prima metà del 2022, raggiungendo 2,05 milioni di unità.
Se spostiamo l’attenzione sulle auto di città, troviamo una situazione davvero preoccupante. Tra gennaio e giugno sono state registrate 455.400 unità, il 27% in meno rispetto al 2021. Molti marchi automobilistici hanno deciso di abbandonare la categoria. La riduzione dell’offerta ha permesso ai modelli più costosi, come la FIAT 500, di aumentare il loro vantaggio. Ma, come ci si aspetterebbe, l’aumento dei prezzi ha un impatto diretto sulla domanda.
Le utilitarie più vendute in Europa nel 2022 (GENNAIO-GIUGNO)
1 | FIAT/Abarth 500 | 85.196 |
2 | FIAT Panda | 69.406 |
3 | Toyota Aygo | 26.822 |
4 | KIA Picanto | 26.648 |
5 | Hyundai i10 | 25.655 |
6 | Renault Twingo | 22.463 |
7 | Volkswagen e-up! | 22.198 |
8 | Dacia Spring | 19.690 |
9 | Suzuki Ignis | 12.399 |
10 | Smart ForTwo | 9.576 |
11 | Peugeot 108 | 3.893 |
12 | Citroën C1 | 3.531 |
13 | Smart ForFour | 3.209 |
14 | Mahindra KUV100 | 221 |
15 | E-Go Life | 171 |
Il processo di elettrificazione delle auto di piccole dimensioni
Infine, ma non per questo meno importante, va menzionato il processo di elettrificazione nel segmento delle city car. Non pochi dei modelli disponibili sul mercato sono diventati veicoli 100% elettrici. E altri lo faranno nel prossimo futuro. Questo passaggio alla mobilità completamente elettrica ha anche un impatto diretto sul prezzo di vendita.
Classifica Auto Elettriche 2022
La Dacia Spring è una delle piccole auto elettriche più economiche disponibili presso le nostre concessionarie. Tuttavia, affinché il prezzo di vendita sia davvero conveniente, è necessario sfruttare le sovvenzioni disponibili.
La nuova generazione di piccole auto elettriche che il Gruppo Volkswagen sta preparando avrà un prezzo compreso tra i 20.000 e i 25.000 euro, il che dà un’idea del futuro verso il quale ci stiamo dirigendo quando le piccole ed economiche auto a benzina non saranno più disponibili.