La tecnologia continua ad evolversi e a influire sul modo in cui gli abitacoli delle auto vengono progettate.
Ora la connettività e la digitalizzazione rendono praticamente tutte le auto sul mercato dotate di grandi touch screen.
Un tempo riservati solo ai marchi premium, questi display presentavano pochi e limitati utilizzi. Oggi invece si possono trovare per gestire i sistemi multimediali, la navigazione, il cruscotto e persino alcune funzioni, come l’aria condizionata.
Tuttavia, l’utilizzo di questi schermi può portare a grossi problemi, specialmente se si danneggiano o si rompono. Possono essere molto costosi da riparare rispetto ad un cellulare o un dispositivo mobile di ultima generazione, e più grandi sono gli schermi, maggiore sarà il costo di riparazione.
A livello costruttivo, tutti i touch screen sono composti da elementi simili. La superficie può essere in vetro o plastica, con il primo materiale che offre una maggiore resistenza e facilità di pulizia.
Al di sotto si trova il digitalizzatore, un foglio quasi trasparente che rileva i tocchi. Questo elemento può essere resistivo (soft touch) o capacitivo (hard touch, come un cellulare).
In seguito c’è il pannello a cristalli liquidi che genera le immagini e risulta sensibile agli urti.
Il sistema di retroilluminazione è composto da LED bianchi e un riflettore. Se questi componenti non ricevono alimentazione, lo schermo risulterà completamente nero.
Adesso che conosciamo le parti che compongono un touch screen, analizziamo alcuni dei difetti più comuni che possono presentarsi.
Touch screen: i difetti più comuni
I problemi più comuni con gli schermi digitali sono:
- Punti neri: La presenza di questi punti indica che il display LCD è danneggiato, solitamente a causa di un colpo con un oggetto acuto. L’unica soluzione è sostituire lo schermo.
- Schermo nero: Se il display non si accende ma risponde al tocco, potrebbe essersi guastato l’illuminatore. Questo problema è meno costoso rispetto ad altri e potrebbe essere risolto da soli, ma è consigliabile acquistare il modulo completo.
- Touch screen inattivo: Se lo schermo mostra immagini ma non risponde al tocco, potrebbe essersi guastato il digitalizzatore. Ciò potrebbe essere causato da un guasto elettrico o da un colpo fisico.
- Colori distorti a temperature estreme: La qualità dell’immagine potrebbe essere compromessa a causa di temperature estreme, ma dovrebbe tornare normale una volta che la temperatura si stabilizza.
- Linee strane: La presenza di linee anomale, blocchi o la mancanza di risposta ai pulsanti potrebbe indicare un guasto all’unità di controllo che gestisce lo schermo. Questo problema potrebbe essere costoso da riparare, ma potrebbe anche essere risolto tramite un ripristino alle impostazioni di fabbrica o un aggiornamento del software presso un’officina di rete ufficiale.
Le assicurazioni coprono un guasto al Touch Screen?
Dipende. In molti casi, la risposta è no. Se il guasto è avvenuto per un uso normale o improprio, molte assicurazioni non ne copriranno le spese.
Ma se il danno è stato causato da un incidente (come una collisione con un altro veicolo causata da terzi), l’assicurazione del responsabile sarà obbligata a farsi carico dei costi.
Se il guasto ha causato danni a persone, la riparazione sarà coperta dalla tua assicurazione a patto che la polizza sia completa.
Puoi anche provare a ripararlo da solo, seguendo tutorial su YouTube e dedicando il tempo necessario per imparare i passaggi. Tieni presente che potresti dover smontare parti del cruscotto, per cui servono anche abilità manuali.
In alternativa, puoi acquistare il modulo completo su siti di ricambi o piattaforme di commercio digitale, che semplificheranno il processo e il costo.
Infine, se decidi di portarlo in un’officina ufficiale, il prezzo della riparazione dipenderà dalla marca. I costi ufficiali oscillano da 400 euro (IVA e manodopera esclusi) a oltre 2.000 euro per un sistema multimediale completo in aziende considerate premium.
Come sarà il futuro dei touch screen?
Quale sarà il futuro dei display?
L’utilizzo dei touch screen per controllare i sistemi di intrattenimento o per i cruscotti potrebbe essere destinato a scomparire.
La ragione è dovuta alla diffusione della realtà aumentata e degli Head-Up Display di nuova generazione.
Infatti, produttori come BMW e Peugeot stanno già lavorando in questa direzione, presentando prototipi come il BMW Vision iNEXT o il Concept Peugeot.
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La domanda è: quanto tempo ci vorrà perché questi sistemi raggiungano il mercato e se verranno adottati in tutte le auto e in tutti i segmenti del mercato.
La loro complessità tecnica è ancora incerta e di conseguenza anche il costo di acquisto e riparazione in caso di guasto.