Senza fare il passo più lungo della gamba, probabilmente possiamo dire che la i3 è un po’ in là con gli anni e che in alcune aree importanti è rimasta indietro rispetto alle sue rivali elettriche. Ma considerando che è in circolazione dal 2013 ed è l’auto che ha dato il via al lancio del sub-brand BMW i, la i3 è ancora notevolmente competitiva sotto molti altri aspetti.

Una delle differenze principali tra la i3 e le sue rivali è la sua costruzione esotica, e in parte la ragione della sua modernità. Utilizza materiali che di solito si trovano più nelle supercar che nelle auto da città.

Se vi piace lo strano stile esterno della i3, amerete anche i suoi interni. Dalle porte posteriori incernierate che si aprono per creare un’ampia apertura senza montanti al selettore del cambio montato sul cruscotto, la i3 ha un aspetto non convenzionale.

Nella parte anteriore c’è un piccolo spazio sotto il “cofano”, mentre nella parte posteriore il portellone rivela 260 litri di spazio. Non si tratta di un bagagliaio molto grande, a causa delle batterie stivate sotto il pavimento, ma lo spazio è lo stesso in tutte le versioni della i3, indipendentemente dal fatto che si disponga o meno del motore Range Extender.

La BMW i3 ha ottenuto una valutazione di quattro stelle nei crash-test già nel 2013, il che significa che non dovrebbe più essere considerata valida. Secondo Euro NCAP, la mancanza della tecnologia di riconoscimento della velocità, dell’avviso di cintura di sicurezza posteriore e uno scarso risultato in termini di sicurezza dei pedoni sono i punti in cui la i3 ha deluso.

Non pensate che questo non renda la i3 un’auto sicura: ha il controllo di stabilità e sei airbag, ma per avere le funzioni più recenti, come il Driving Assistant Plus con il suo cruise control adattivo, la frenata automatica di emergenza (AEB) e il riconoscimento dei segnali stradali, dovrete pagare un extra. Ciò significa che la i3 è in ritardo rispetto a tutte le sue rivali in termini di tecnologia di prevenzione della sicurezza attiva.

Dal 2017, la i3 è dotata di una batteria agli ioni di litio da 42,2 kWh. Questo fa sì che il modello i3 standard raggiunga un’autonomia di 308 chilometri nei test ufficiali WLTP, mentre le i3 più potenti raggiungono i 307 chilometri.
Per chi ricarica a casa con una presa a muro da 7 kW, ci vorranno fino a sei ore per rifornire la i3 da scarica – se si è costretti a usare una presa a tre poli, le ore sono 20. Con i caricatori pubblici più veloci, la situazione migliora un po’: collegandovi a un caricatore rapido da 50 kW, potrete accumulare altri 100 chilometri di autonomia in circa 30 minuti.