Se ti piacciono le auto anni 90, come la Porsche 993, l’Acura NSX e la Toyota Supra, non disperare. Anche se sono diventate molto ricercate e costose negli ultimi anni, ci sono ancora delle belle occasioni da cogliere.
1991-1999 BMW Serie 8
La Serie 8 originale è una delle auto più affascinanti prodotte da BMW negli anni ’90. Si tratta di una coupé di lusso e prestazioni, disponibile anche con un motore V-12 da 300 CV. Oggi è un’auto da collezione, ma si possono ancora trovare esemplari a prezzi accessibili, soprattutto se si sceglie la versione con il V-8 da 286 CV. Naturalmente, bisogna tenere conto dei costi di manutenzione, che non sono certo bassi per un’auto così sofisticata.
Quanto consuma la Serie 8 originale?
I consumi della Serie 8 originale dipendono dal tipo di motore e dalla trazione. Secondo i dati ufficiali, la versione con il V-8 a benzina e trazione posteriore consuma in media 11,6 litri per 100 km, mentre quella con il V-12 a benzina e trazione integrale consuma 13,4 litri per 100 km. La versione con il diesel e trazione integrale consuma invece 9,4 litri per 100 km.
Quali sono le differenze tra la Serie 8 originale e quella attuale?
Le differenze tra la Serie 8 originale e quella attuale sono molte, sia dal punto di vista estetico che tecnico. La Serie 8 originale era una coupé a 2 porte con un design elegante e sportivo, mentre la Serie 8 attuale comprende anche una cabriolet e una gran coupé a 4 porte con un aspetto più avveniristico e aggressivo.
La Serie 8 originale aveva motori a benzina V-8 e V-12 aspirati, mentre la Serie 8 attuale ha motori a benzina sei cilindri e V-8 biturbo e un motore diesel sei cilindri mild hybrid.
La Serie 8 originale era disponibile solo con trazione posteriore o integrale, mentre la Serie 8 attuale ha anche una versione ibrida plug-in con trazione anteriore. La Serie 8 originale era più lunga, più alta e più pesante della Serie 8 attuale
Prezzo Bmw Serie 8 originale
I prezzi attuali della BMW Serie 8 originale dipendono dallo stato di conservazione e dalla rarità del modello. Si tratta di un’auto da collezione che può raggiungere cifre molto elevate sul mercato dell’usato.
Alcuni esemplari particolarmente rari e ricercati, come la BMW 850 CSi o la BMW Alpina B12, possono superare i 100.000 euro3.
Auto Anni 90: Lotus Esprit (1976-2004)
La Lotus Esprit è una vettura sportiva che ha fatto sognare molti appassionati negli anni ’80 e ’90. Con il suo design affusolato e le sue prestazioni da supercar, l’Esprit ha saputo conquistare il pubblico e la critica, diventando anche protagonista di alcuni film di James Bond.
Tuttavia, acquistare una Lotus Esprit usata oggi potrebbe non essere una scelta molto saggia. Infatti, l’Esprit è nota per essere una vettura delicata e costosa da mantenere, che richiede molte attenzioni e cure. Inoltre, la qualità costruttiva e la affidabilità non sono sempre all’altezza delle aspettative.
I consumi
I consumi della Lotus Esprit dipendono dal tipo di motore e dalla versione. In generale, si tratta di una vettura poco parsimoniosa, che può arrivare a consumare oltre 15 litri di benzina ogni 100 km in città. Il motore più economico è il quattro cilindri turbo da 2.2 litri, che dichiara un consumo medio di 10,8 litri per 100 km. Il motore più potente e vorace è il V8 biturbo da 3.5 litri, che dichiara un consumo medio di 13,8 litri per 100 km.
Differenze con l’attuale modello
La Lotus Esprit non ha un modello attuale, in quanto la sua produzione è cessata nel 2004. L’ultimo restyling risale al 1996, quando fu introdotto il motore V8 biturbo e fu rivisto il design della carrozzeria e degli interni.
Da allora, la Lotus non ha più proposto una vettura sportiva di fascia alta nel suo catalogo. Tuttavia, nel 2010 fu presentato un prototipo di una nuova Esprit, che avrebbe dovuto entrare in produzione nel 2013, ma il progetto fu poi abbandonato per motivi economici.
Prezzi
I prezzi della Lotus Esprit usata variano a seconda dello stato di conservazione e della rarità del modello.
Si tratta di una vettura da collezione che può raggiungere cifre molto elevate sul mercato dell’usato. Secondo alcuni siti specializzati, il prezzo medio di una Lotus Esprit si aggira intorno ai 40.000 euro, ma può variare da 20.000 a 80.000 euro a seconda delle condizioni e delle caratteristiche del veicolo.
Alcuni esemplari particolarmente rari e ricercati, come la Lotus Esprit Sport 300 o la Lotus Esprit GT1, possono superare i 100.000 euro.
Curiosità sulla Lotus Esprit
La Lotus Esprit è una vettura che ha fatto la storia del cinema e della cultura pop.
Infatti, l’Esprit è apparsa in diversi film di James Bond, come La spia che mi amava (1977), in cui si trasformava in un sottomarino, e Solo per i tuoi occhi (1981), in cui era dotata di lanciamissili e sci da neve.
L’Esprit è stata anche la vettura di Julia Roberts in Pretty Woman (1990) e di Jim Carrey in Ace Ventura – L’acchiappanimali (1994). Inoltre, l’Esprit ha ispirato il design della DeLorean DMC-12, la celebre macchina del tempo della trilogia di Ritorno al futuro.
Auto Anni 90: BMW M5 e39 (1999-2003)
La BMW M5 E39 è una berlina sportiva che ha fatto la storia della casa bavarese. Lanciata nel 1999, la M5 E39 è considerata da molti appassionati come la migliore M5 di sempre.
Il suo segreto sta nel mix tra eleganza, potenza e dinamica di guida. Il suo motore è un V-8 da 4.9 litri che eroga 400 CV e le permette di raggiungere i 250 km/h di velocità massima (autolimitata). Il suo design è sobrio ma aggressivo, con dettagli distintivi come le quattro uscite di scarico e le prese d’aria sul cofano e sulle fiancate.
Consumi
I consumi della BMW M5 E39 sono piuttosto elevati, come ci si può aspettare da una vettura di questo calibro. Secondo i dati ufficiali, la M5 E39 consuma in media 13,9 litri di benzina ogni 100 km, con picchi di 21,4 litri in città e 9,8 litri in autostrada. Il serbatoio ha una capacità di 70 litri.
Differenze con l’attuale modello
La BMW M5 attuale è la sesta generazione del modello, introdotta nel 2017. Rispetto alla M5 E39, la M5 attuale presenta molte differenze sia estetiche che tecniche. La M5 attuale ha un design più moderno e muscoloso, con linee più spigolose e dettagli più vistosi. Il suo motore è un V8 biturbo da 4.4 litri che eroga 600 CV (625 CV nella versione Competition) e le permette di raggiungere i 305 km/h di velocità massima (con il pacchetto M Driver’s).
La M5 attuale ha anche la trazione integrale xDrive con modalità posteriore selezionabile e il cambio automatico a otto rapporti.
Prezzi
I prezzi della BMW M5 E39 usata dipendono dallo stato di conservazione e dalla rarità del modello. Si tratta di una vettura da collezione che può raggiungere cifre molto elevate sul mercato dell’usato.
Secondo alcuni siti specializzati, il prezzo medio di una BMW M5 E39 si aggira intorno ai 30.000 euro, ma può variare da 15.000 a 50.000 euro a seconda delle condizioni e delle caratteristiche del veicolo.
Alcuni esemplari particolarmente rari e ricercati, come la BMW M5 E39 Touring o la BMW M5 E39 Le Mans Edition, possono superare i 60.000 euro.
Curiosità
La BMW M5 E39 è apparsa in diversi film e serie tv, come Ronin (1998), in cui era guidata da Robert De Niro, The Transporter (2002), in cui era guidata da Jason Statham, e Top Gear (2002-2015), in cui era stata spesso elogiata dai conduttori. La M5 E39 è stata anche la prima vettura ad avere il sistema iDrive di BMW, che permetteva di controllare le funzioni dell’auto tramite un display e un controller nella consolle centrale.
Porsche Boxster (1997-2004)
La Porsche Boxster è una delle sportive più apprezzate e desiderate dagli appassionati di auto. Nata nel 1996 come erede delle Porsche con motore anteriore raffreddato ad acqua, la Boxster ha saputo conquistare il pubblico con la sua guida entusiasmante e il suo design filante. Ma se le 911 raffreddate ad aria sono diventate ormai irraggiungibili per molti, la prima generazione della Boxster è ancora incredibilmente conveniente. Certo, non è l’auto più bella della Porsche e all’inizio ha avuto qualche problema di qualità, ma ha un telaio fantastico e una potenza sufficiente per sfruttarlo.
La prima Boxster: caratteristiche e prestazioni
La prima Boxster montava un motore boxer a 6 cilindri da 2.5 litri con 204 CV di potenza, che nel 1999 fu sostituito da un 2.7 da 220 CV. La versione S, invece, aveva un 3.2 da 252 CV (poi portati a 260 CV nel 2002). Il cambio era manuale a 5 o 6 marce oppure automatico Tiptronic a 5 rapporti. La Boxster era dotata di due vani bagagli, uno anteriore e uno posteriore, che garantivano una buona capacità di carico. Gli interni erano semplici ma curati, con una plancia dominata dal contagiri centrale e una capote in tela azionabile elettricamente.
I Consumi
I consumi della Boxster erano abbastanza contenuti per una sportiva, con una media di circa 10 litri ogni 100 km. Le prestazioni erano notevoli, con uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 7 secondi per la versione base e in meno di 6 secondi per la S. La velocità massima era di oltre 240 km/h per la prima e di oltre 260 km/h per la seconda.
La Boxster restyling: cosa cambia
La Boxster ha subito un restyling nel 2002, che ha modificato i fari anteriori e posteriori, i paraurti e gli specchietti retrovisori. Nel 2004 è stata introdotta la versione speciale Boxster Spyder, che aveva una capote manuale più leggera e un assetto ribassato.
I Prezzi
La Boxster di prima generazione si può trovare oggi sul mercato dell’usato a prezzi molto vantaggiosi, a partire da circa 15.000 euro per i modelli più vecchi e con più chilometri. La versione S costa qualche migliaio di euro in più, ma offre maggiori prestazioni e piacere di guida.
La nuova Boxster: il salto generazionale
La Boxster attuale, denominata 718 Boxster, è stata lanciata nel 2016 e ha subito un cambiamento radicale rispetto alla precedente: il motore è diventato un 4 cilindri turbo da 2 o 2.5 litri con potenze da 300 a 365 CV. Il cambio è manuale a 6 marce o automatico PDK a 7 rapporti. Il design è stato aggiornato con linee più moderne e aggressive. Gli interni sono più ricchi e tecnologici, con uno schermo touch da 7 pollici per il sistema multimediale.
I prezzi della nuova Boxster partono da circa 70.000 euro per la versione base e arrivano a oltre 100.000 euro per la versione GTS. I consumi sono leggermente inferiori rispetto alla vecchia Boxster, con una media di circa 9 litri ogni 100 km.
Curiosità
Una curiosità sulla Boxster è che il suo nome deriva dalla combinazione delle parole “boxer” (il tipo di motore) e “roadster” (l’auto scoperta a due posti). Un altro fatto interessante è che la Boxster ha salvato la Porsche dalla crisi finanziaria degli anni ’90, grazie al suo successo commerciale e alla sua condivisione di molti componenti con la nuova generazione della 911.
Porsche 911 996: la 911 più odiata e più economica
Se non sopportate l’idea di possedere una Porsche che non sia una 911, non preoccupatevi: la 911 della generazione 996 si trova abitualmente a una cifra intorno a 30.000 euro. Avrete più prestazioni, l’esperienza di guida del motore posteriore e la silhouette classica, il tutto a un prezzo contenuto.
La Porsche 911 996: storia e caratteristiche
La Porsche 911 996 è stata prodotta dal 1997 al 2005 ed è stata la quarta generazione della leggendaria sportiva tedesca. Rispetto alla precedente 993, la 996 ha introdotto delle novità epocali che hanno scatenato le critiche degli appassionati: il motore è diventato raffreddato ad acqua anziché ad aria, i fari anteriori hanno assunto una forma a uovo e il design generale è stato snellito e modernizzato.
La 996 montava un motore boxer a 6 cilindri da 3.4 o 3.6 litri con potenze da 300 a 420 CV nelle versioni aspirate e da 420 a 450 CV nelle versioni turbo. Il cambio era manuale a 6 marce o automatico Tiptronic a 5 rapporti. La trazione era posteriore o integrale. La carrozzeria era disponibile in versione coupé, cabriolet o targa.
Le prestazioni della 996 erano notevoli, con uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi per le versioni aspirate e in meno di 4 secondi per le versioni turbo. La velocità massima era di oltre 280 km/h per le prime e di oltre 300 km/h per le seconde.
La Porsche 911 996: consumi e manutenzione
I consumi della Porsche 911 996 erano abbastanza elevati per gli standard attuali, con una media di circa 12 litri ogni 100 km. La manutenzione era invece piuttosto costosa, soprattutto per alcuni difetti noti del motore, come il problema dell’intermediario dell’albero motore (IMS) che poteva causare il blocco del propulsore. Per questo motivo, è consigliabile acquistare una 996 con una garanzia o con una revisione certificata del motore.
La Porsche 911 996: prezzi e concorrenti
La Porsche 911 996 è oggi la generazione più economica della sportiva di Zuffenhausen. Si possono trovare esemplari usati a partire da circa 16.000 euro per i modelli più vecchi e con più chilometri, fino a oltre 80.000 euro per le versioni più rare e ricercate, come la GT2 o la GT3. Il prezzo medio si aggira intorno ai 30.000-40.000 euro.
Le principali concorrenti della Porsche 911 996 erano le sportive tedesche come la BMW M3 o la Mercedes SLK, ma anche le italiane come la Ferrari F355 o la Maserati Coupé.
La Porsche 911 996: curiosità
Una curiosità sulla Porsche 911 996 è che è stata la prima generazione ad avere una versione GT3 RS, ovvero una variante ancora più estrema e leggera della già spartana GT3. La GT3 RS aveva un peso di soli 1360 kg e una potenza di 381 CV. Era riconoscibile per il suo spoiler posteriore in carbonio, le strisce laterali colorate e i cerchi bianchi.
Un altro fatto interessante sulla Porsche 911 996 è che è stata la prima generazione ad avere una versione a quattro porte, chiamata 911 Carrera 4S Sport Turismo. Si trattava di un prototipo realizzato nel 2001 per il mercato cinese, ma che non entrò mai in produzione. La vettura aveva una lunghezza di 4,78 metri e una potenza di 320 CV. Era dotata di un portellone posteriore e di quattro sedili individuali.
Auto Anni 90: Mercedes-Benz SL600, la roadster da gran turismo con il V-12
Le Mercedes-Benz con motore V-12 sono incredibilmente costose quando sono nuove, ma oggi è possibile acquistare una SL600 del 1990 per meno di 40.000 euro. Certo, la manutenzione sarà probabilmente onerosa, ma, in ogni caso, sarete alla guida di una delle più belle roadster da gran turismo dell’epoca.
Mercedes-Benz SL600: storia e caratteristiche
La Mercedes-Benz SL600 è stata introdotta nel 1993 come versione di punta della terza generazione della SL-Class (R129). Si trattava di una roadster a due posti con un tetto rigido rimovibile e un motore V-12 da 6 litri con 394 CV di potenza. Il cambio era automatico a 4 o 5 rapporti. La SL600 era dotata di tutti i comfort e le dotazioni di sicurezza possibili, come l’ABS, l’ESP, l’airbag, il controllo della trazione, il climatizzatore automatico, i sedili elettrici riscaldati e il sistema audio Bose.
Le prestazioni della SL600 erano impressionanti, con uno scatto da 0 a 100 km/h in circa 6 secondi e una velocità massima limitata elettronicamente a 250 km/h. La SL600 era anche una vettura molto confortevole e silenziosa, grazie alla sua carrozzeria rigida e al suo motore morbido e raffinato.
Mercedes-Benz SL600: consumi e manutenzione
I consumi della Mercedes-Benz SL600 erano molto elevati, con una media di circa 16 litri ogni 100 km. La manutenzione era invece molto costosa, soprattutto per il motore V-12 che richiedeva una cura particolare e frequenti sostituzioni di filtri, candele e olio. Inoltre, la SL600 era soggetta a alcuni problemi comuni alla R129, come la perdita di olio dal tetto rigido, la rottura dei cavi elettrici e la corrosione della carrozzeria.
Mercedes-Benz SL600: prezzi e concorrenti
La Mercedes-Benz SL600 è oggi una vettura molto rara e ricercata dai collezionisti. Si possono trovare esemplari usati a partire da circa 20.000 euro per i modelli più vecchi e con più chilometri, fino a oltre 60.000 euro per le versioni più recenti e in ottime condizioni. Il prezzo medio si aggira intorno ai 40.000 euro.
Le principali concorrenti della Mercedes-Benz SL600 erano le roadster di lusso come la Jaguar XJS V-12, la BMW 850i o la Ferrari 456 GT.
Mercedes-Benz SL600: curiosità
Una curiosità sulla Mercedes-Benz SL600 è che è stata la vettura scelta da Papa Giovanni Paolo II per le sue visite ufficiali all’estero. La papamobile era una SL600 modificata con un tetto panoramico blindato, un trono bianco e una croce dorata sul cofano.
Un altro fatto interessante sulla Mercedes-Benz SL600 è che è stata la prima vettura al mondo ad avere i fari allo xeno come optional nel 1995. Questa tecnologia permetteva una maggiore luminosità e una minore usura delle lampadine.
BMW M3 E36: la sportiva tedesca ancora accessibile
La BMW M3 di prima generazione, la E30, è aumentata drasticamente di prezzo negli ultimi tre anni circa, ma la sua successore, la E36, è ancora un po’ un affare. C’è un motivo per cui se ne vedono così tante alle giornate in pista.
BMW M3 E36: storia e caratteristiche
La BMW M3 E36 è stata prodotta dal 1992 al 1999 ed è stata la seconda generazione della sportiva derivata dalla Serie 3. Rispetto alla E30, la E36 aveva un design più arrotondato e aerodinamico, un abitacolo più spazioso e confortevole e una meccanica più evoluta. La M3 E36 montava un motore a 6 cilindri in linea da 3 litri con 286 CV di potenza, che nel 1995 fu portato a 3.2 litri con 321 CV. Il cambio era manuale a 5 o 6 marce o automatico a 4 o 5 rapporti. La trazione era posteriore. La carrozzeria era disponibile in versione coupé, cabriolet o berlina.
Le prestazioni della M3 E36 erano eccellenti, con uno scatto da 0 a 100 km/h in circa 6 secondi per la versione da 286 CV e in circa 5 secondi per quella da 321 CV. La velocità massima era limitata elettronicamente a 250 km/h. La M3 E36 era anche una vettura molto divertente e agile da guidare, grazie al suo telaio bilanciato e al suo differenziale autobloccante.
BMW M3 E36: consumi e manutenzione
I consumi della BMW M3 E36 erano abbastanza contenuti per una sportiva, con una media di circa 10 litri ogni 100 km. La manutenzione era invece piuttosto cara, soprattutto per il motore che richiedeva una cura attenta e frequenti sostituzioni di filtri, candele e olio. Inoltre, la M3 E36 era soggetta a alcuni problemi comuni alla Serie 3 E36, come la rottura dei supporti del differenziale, la perdita di olio dal vanos variabile e la corrosione della carrozzeria.
BMW M3 E36: prezzi e concorrenti
La BMW M3 E36 è oggi una vettura molto apprezzata dai collezionisti e dagli appassionati di auto sportive. Si possono trovare esemplari usati a partire da circa 15.000 euro per i modelli più vecchi e con più chilometri, fino a oltre 40.000 euro per le versioni più recenti e in ottime condizioni. Il prezzo medio si aggira intorno ai 25.000-30.000 euro.
Le principali concorrenti della BMW M3 E36 erano le sportive tedesche come la Mercedes-Benz C36 AMG o la Audi S4, ma anche le italiane come la Alfa Romeo GTV o la Lancia Delta HF Integrale.
BMW M3 E36: curiosità
Una curiosità sulla BMW M3 E36 è che è stata la prima generazione ad avere una versione speciale chiamata M3 GT, prodotta in soli 356 esemplari nel 1995. Si trattava di una versione alleggerita e potenziata della M3 coupé da 286 CV, con un motore portato a 295 CV, un assetto ribassato e irrigidito, dei cerchi da 17 pollici e dei dettagli estetici in verde British Racing Green.
Un altro fatto interessante sulla BMW M3 E36 è che è stata la prima generazione ad avere una versione cabriolet con il tetto rigido elettrico. Questa soluzione permetteva di avere il comfort e la sicurezza di una coupé e il piacere di una scoperta con un semplice tocco di un pulsante.